Cacio Pecorino di Pienza
Come riconoscerlo e come abbinarlo

La ;Locanda dei Tintori

Tra le meraviglie che la Toscana offre, tralasciando per un attimo i paesaggi e la cultura, dobbiamo parlare di una meraviglia per il palato: il Pecorino di Pienza, il cosiddetto Cacio di Pienza.

Cos’è che distingue il Pecorino di Pienza da tutti gli altri tipi di pecorino prodotti sul territorio italiano?
La provenienza: la zona dedicata alla produzione del Pecorino di Pienza, definita dal disciplinare, è caratterizzata da un terreno argilloso che fornisce alle pecore un pascolo ricco e variegato, in cui sono presenti molte varietà di erbe spontanee, fra cui assenzio, barbabecco e mentastro, che conferiscono a questo pecorino il suo sapore tipico e inconfondibile.

Parlare di un solo Pecorino di Pienza è impossibile, ne esiste una grande varietà, frutto dell’esperienza dei produttori che lavorano con passione e nel rispetto della tradizione.
Allora ecco il Pecorino di Pienza stagionato, semi-stagionato e fresco. Stagionato sotto la cenere; in grotta; in botti di legno con la vinaccia-l’ubriaco; nei vasi di terracotta, detti ziri, con il fieno, con le foglie di noce o con la crusca; aromatizzato con pepe o peperoncino; arricchito con tartufo o noci.

Inutile dire che il Pecorino di Pienza è ottimo gustato da solo
La ricetta della felicità? Una fetta di formaggio, una di pane toscano fresco e un bicchiere di vino.
Ma se vogliamo arricchire la nostra esperienza gustativa, possiamo abbinarlo al meglio.
Ecco alcuni suggerimenti di abbinamento.

I pecorini freschi, con una stagionatura molto breve, sono perfetti semplicemente abbinati a della frutta fresca di stagione. Nel caso del marzolino, l’abbinamento della tradizione contadina è con le fave fresche. I vini consigliati sono quelli giovani e gli spumanti.
Fra i pecorini con stagionatura media, il più famoso è senza dubbio quello rosso, che deve la sua colorazione al succo di pomodoro con cui viene massaggiato quando viene messo a stagionare. E’ perfetto in abbinamento con i salumi e con i vini giovani, sia bianchi che rossi.

I pecorini stagionati, con i loro sapori più decisi e complessi, si abbinano con frutta come fichi, pere o uva oppure con frutta secca, come noci e mandorle. Ma l’abbinamento che rende questi formaggi un’eccellenza degna di fama internazionale, è quello con i vini importanti, corposi e strutturati, adatti all’invecchiamento, come il Vino Nobile di Montepulciano o il Brunello di Montalcino.

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